Brucia Grassi: effetti collaterali pericolosi

I grassi (o lipidi), insieme ai carboidrati, sono la fonte energetica principale del nostro organismo, impiegati in numerose funzioni, per esempio per regolare il metabolismo cellulare, per il trasporto delle vitamine liposolubili, per l’isolamento termico e per la sintesi di ormoni.

Quando ricorriamo ad integratori termogenici (o più comunemente chiamati “brucia grassi”) bisogna considerare che non è possibile indurre o evitare alcuni dei meccanismi biologici sopra accennati.

Pertanto potremmo dire che non esistono delle vere e propri sostanze che “accelerano il consumo di grassi”.

Le sostanze e gli alimenti noti per attivare processi termogenici e largamente impiegati nella produzione di pillole brucia grasso sono caffè, guaranà, the verde, arancio amaro, acido pantotenico, niacina e molte altre, generalmente forti stimolanti.

Le sostanze utilizzate per questo scopo sono diverse, ma come riuscire a capire quali sono veramente utili e senza effetti collaterali?

Di norma, l’aumento del metabolismo corporeo comporta anche un aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori e considerando che alcune di queste sostanze agiscono sul sistema nervoso, come la caffeina, se non vengono dosate nella giusta quantità e associata al giusto complesso di altre sostanze possono far aumentare il cortisolo e la glicemia.

Superata una certa dose, dipendente dalla sensibilità individuale e dall’alimentazione seguita, gli integratori brucia grassi possono causare effetti collaterali anche piuttosto importanti come: ipertensione, cefalea, ansia, nausea, vomito, tachicardia e convulsioni.

La “Food and Drug Administration” ci avverte che le erbe termogeniche possono elevare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

Inoltre, il dottor Andrew Weil osserva che questi prodotti possono provocare palpitazioni o aritmia cardiaca.

Non tralasciamo, inoltre, di parlare della dipendenza che queste sostanze creano, i cui sintomi comprendono affaticamento, mal di testa, vertigini, sintomi simil-influenzali, apatia, depressione e irritabilità.

Un esempio di dipendenza più comune che abbiamo quasi tutti è quella derivata dal caffè.

Sostanze stimolanti più forti come l’efedrina e sinefrina possono generare una risposta di panico anche grave, tant’è che in Italia l’efedrina è stata dichiarata illegale.

Le sostanze stimolanti dei termogenici tendono, inoltre, ad irritare l’apparato digerente, portando a dolori addominali e diarrea.

Chi soffre della sindrome del colon irritabile o di malattie infiammatorie intestinali non ne dovrebbe assumere.

Prestiamo attenzione ai termogenici, non aspettiamoci effetti miracolosi immediati:

il brucia grassi deve agire in modo equilibrato senza influire in modo eccessivo sul sistema nervoso.

Per non incorrere in pesanti effetti collaterali, deve dare un risultato nel lungo periodo ed essere ben tollerato.

Bisogna preoccuparsi quando si riscontrano effetti eclatanti, il dimagrimento deve avvenire secondo specifici processi per ridurre il grasso, sempre e comunque avendo come finalità la salute e soprattutto il mantenimento futuro del risultato.

Le indicazioni di questo articolo hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali come medico, nutrizionista o dietista, preparatore atletico.
Le informazioni riportate non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.