IL FEGATO: UN PIANO DETOX

In questo periodo difficile di lockdown, lo stress, l’ansia e la sedentarietà giocano un ruolo fondamentale contro la salute di uno dei nostri organi più importanti, il fegato. Il fegato ricopre un ruolo metabolico di primo piano, fondamentale per il corretto funzionamento dell’intero organismo. Sebbene vi confluiscano i substrati energetici elementari assorbiti a livello intestinale (glucosio, aminoacidi, acidi grassi) la sua funzione non è semplicemente digestiva, ma essendo una ghiandola, ha infatti un’azione secretiva e produce numerose sostanze come la bile ed altri prodotti metabolici.

Per tutti questi motivi è importantissimo mantenere il nostro fegato in salute proteggendolo da possibili agenti patogeni, che possano provocare delle alterazioni o malattie come ad esempio la steatosi epatica (fegato grasso), l’epatite, la cirrosi epatica, etc.

Vediamo insieme alcuni semplici consigli da seguire per depurarlo ed aiutarlo a rimanere in salute.

COSA PREDILIGERE E COSA LIMITARE

  • Prediligi la verdura di stagione

Nella dieta non possono mancare quindi alimenti ricchi di vitamine A, C ed E, presenti soprattutto nei vegetali. Tra quelli da preferire ci sono i carciofi: sono ricchi di polifenoli, antiossidanti tra i quali spicca la cinarina, che stimola la secrezione della bile e favorisce, di conseguenza, la digestione dei grassi. Gli antiossidanti aiutano il fegato a liberarsi dalle tossine accumulate (per via dell’abuso di farmaci, di alcol o di sostanze inquinanti) senza che gli epatociti, le sue cellule, subiscano danni.

  • Prediligi i grassi buoni

Tra questi spiccano gli Omega 3 (presenti in alimenti come l’olio e i semi di lino e le noci) e i grassi monoinsaturi contenuti nell’olio d’oliva: hanno proprietà antinfiammatorie e permettono all’organismo di assorbire vitamine liposolubili dall’azione antiossidante, come la E e la A, che contrastano l’azione dei radicali liberi. Anche alcuni pesci sono una buona fonte di grassi buoni Omega 3 (alici, sardine, aringa, sgombro). Vanno invece limitati il più possibile i cibi ricchi di grassi saturi come i formaggi, la carne rossa, i prodotti industriali preparati con olio di palma.

  • Non dimenticare le uova

Vengono considerate erroneamente nemiche del fegato per il loro contenuto di colesterolo. In realtà, se consumate nella giusta quantità (2-3 volte alla settimana) non sono affatto dannose. Sono ricche di proteine formate da tutti gli aminoacidi essenziali che servono all’organismo per produrre il glutatione, un potentissimo antiossidante, che favorisce il funzionamento del nostro organo detox.

  • Limita i fritti e non solo

Attenzione, anche i cibi grigliati e quelli cotti al forno possono nuocere alla salute del nostro fegato, perché vengono sottoposti a temperature elevate e/o a tempi di cottura prolungati. Uno studio condotto dall’Università dell’Illinois ha recentemente dimostrato che la famosa crosticina bruna (caramellizzazione della frazione zuccherina dei liquidi) che si può formare durante questi tipi di cottura è ricca di AGE (Advanced Glycation End-products, cioè prodotti della glicazione avanzata). Si tratta di sostanze che accelerano l’invecchiamento cellulare precoce di tutti i tessuti (compreso quello del fegato) e favoriscono l’insorgenza di disturbi cardiovascolari, diabete e insufficienza renale. Andrebbero preferiti i metodi di cottura tipo a vapore, perché permette di proteggere al meglio le vitamine, i minerali e gli antiossidanti contenuti nei diversi cibi.

  • Limita il consumo di caffè

Il caffè non fa male al fegato, a patto però che non si esageri con le quantità. In particolare, berne 2-3 tazzine al giorno senza zucchero ha effetti benefici e protettivi. La dimostrazione arriva da diversi studi condotti negli ultimi anni. Una ricerca italiana pubblicata dal Journal of Clinical Gastroenterology ha evidenziato che un consumo moderato di caffè favorisce la riduzione dell’accumulo di grasso nelle cellule epatiche. Un altro studio fatto dall’Istituto Mario Negri di Milano ha invece messo in luce che il caffè è in grado di diminuire il rischio di sviluppare un cancro epatico. Infine, non va dimenticato che il caffè è ricco di polifenoli, dalla spiccata azione antiossidante.

  • Limita gli zuccheri

Sia il glucosio, che il fruttosio, in particolare di quello industriale aggiunto ai cibi e alle bevande, sono dannosi per la salute del fegato. Il metabolismo del fruttosio produce acido urico, una molecola che, se presente nel sangue a valori elevati, è capace di scatenare dei meccanismi simili a quelli dell’alcol e portare all’insorgenza di patologie che vanno dalla steatoepatite (infiammazione dovuta all’accumulo di grassi) fino alla necrosi delle cellule del fegato.

Le indicazioni di questo articolo hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali come ad esempio il medico e/o il farmacista.
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