La potenziale esposizione a elementi tossici si verifica inizialmente durante la gestazione e dopo la nascita attraverso il latte materno, che è la principale fonte di nutrienti per i bambini durante i primi mesi di vita.
In uno studio coordinato da Paola Mastromarino all’Università “Sapienza” di Roma e pubblicato su Environment International si è pensato di integrare l’alimentazione della madre che allattava con un probiotico multiceppo ad alta concentrazione (CDS22-formula®), partendo dal fatto che tale probiotico presentava un’alta tolleranza batterica e una buona capacità di legame per Arsenico, Cadmio, Mercurio e Piombo. Cambiamenti nella concentrazione di questi elementi nel latte materno e feci del neonato sono stati valutati nel gruppo di controllo (integrato con placebo) e in quello sperimentale (integrato per via orale con probiotici) in tempi diversi: alla nascita (t0), 15 giorni (t15) e 30 giorni (t30) dopo il parto. L’analisi elementare del latte materno non ha mostrato differenze significative tra controllo e gruppo sperimentale nelle diverse fasi dell’allattamento; tuttavia, nelle feci è emerso che i livelli di Cadmio erano significativamente ridotti (del 26%) al t15 rispetto ai livelli dei controlli, senza che sia stata dimostrata un’associazione tra concentrazione di elementi tossici nel latte materno e quello nelle feci. In aggiunta a ciò, la concentrazione di Cadmio, Hg e Pb nel latte materno è diminuita durante l’allattamento, mentre i livelli di questi elementi nelle feci erano stabili nel tempo.
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