Picco Glicemico

Cos’è il Picco Glicemico

Il picco glicemico è l’aumento della glicemia (parametro che rappresenta la quantità di zuccheri, cioè di glucosio, contenuta nel sangue) a cui va incontro il nostro corpo dopo aver mangiato determinati alimenti.

Negli ultimi 25 anni si è dimostrato con assoluta certezza che per non ingrassare non conta soltanto non esagerare con le calorie ma anche evitare i picchi glicemici.

Quando lo raggiungiamo, scatta automaticamente la reazione del pancreas che secerne un ormone, l’insulina, con lo scopo di abbassare la glicemia. Questa reazione naturale del nostro corpo ha lo scopo di far scendere la curva della glicemia fino a farla tornare ai suoi livelli base attivando il meccanismo di lipogenesi, cioè lo zucchero viene trasformato in grasso.

Come evitare i picchi glicemici

L’indice glicemico misura proprio la capacità di un carboidrato di alzare la glicemia. E’ un parametro fondamentale se si vuole tenere sotto controllo il peso e evitare di ingrassare.

Non è necessario sottoporsi a cure drastiche o a diete ipocaloriche per dimagrire. Basta un’alimentazione bilanciata basata su una buona dieta ipoglicemica.

Quando ti siedi a tavola prediligi sempre carboidrati a basso indice glicemico e scegli alimenti poco lavorati o raffinati. Evita quindi i prodotti industriali che, come le farine raffinate, hanno subito molti processi di lavorazione. Scegli prodotti integrali, evita cibo spazzatura e cura in maniera più rigorosa la tua alimentazione.

Tra gli alimenti che contengono carboidrati vanno scelti quelli con indice glicemico medio-basso, cioè tutti gli alimenti che pur contenendo glucidi/zuccheri hanno un elevato contenuto in fibra. La fibra ha la capacità infatti di ritardare e ridurre l’assorbimento degli zuccheri introdotti con il pasto.

Esempi di alimenti comuni ad alto tasso glicemico:

Pane bianco
Crackers
Patate
Cornflakes Industriali
Popcorn
Saccarosio e Zucchero di Canna
Croissant
Biscotti
Bevande energetiche

Le indicazioni di questo articolo hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali come medico, nutrizionista o dietista, il cui intervento si rende necessario per la prescrizione e la composizione di terapie alimentari o nutrizionali.
Le informazioni riportate non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.